Arcibaldo Special Edition #2: la Civetta

Come promesso, Arcibaldo propone un’uscita Special Edition. Ci sposteremo sulle maestose e magnifiche Dolomiti Agordine nel pieno delle Dolomiti Bellunesi. La zona sarà quella della conca agordina che comprende le montagne più imponenti delle Dolomiti come la Moiazza, le Pale di San Lucano, il Monte Agner, la Marmolada e ovviamente la nostra Civetta. Lì potremo vedere la parete rocciosa che ha fatto la storia dell’alpinismo a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 nel periodo della corsa per il sesto grado.

Arcibaldo #24 SPECIAL EDITION: “I monti della città incantata”.

RITROVO E INDICAZIONI
Castiglione delle Stiviere (MN) parcheggio di Piazzale Repubblica (Piazzale Olimpo) ritrovo ore 6.45 partenza ore 7:00.
Il tempo di percorrenza da Castiglione ad Alleghe è di circa 3 ore e 30 minuti via A4 e A27.

AVVERTENZE
Abbigliamento: si ricorda che sono necessari anche vestiti invernali e impermeabili. Si raggiungono quote importanti, quasi 2300 metri. Sono necessari scarponi da montagna e ricambi completi.
Pernottamento: trascorreremo la notte al rifugio A. Sonino al Coldai, quota 2132 metri. Abbiamo prenotato 30 posti letto. Le quote di iscrizione che prevedono cena del primo giorno, pernottamento e colazione del secondo giorno sono: 45 € a persona per socio CAI, 55 euro a persona per non socio CAI. I bagni sono in comune, è previsto il gettone doccia al costo di 5 € ed è obbligatorio l’uso del sacco lenzuolo da acquistare preventivamente (chi non riuscisse a procurarlo lo potrà acquistare al rifugio al costo di 6 €).
Pasti: il primo giorno il pranzo sarà al sacco, la cena del primo giorno e la colazione saranno al rifugio Coldai, il pranzo del secondo giorno sarà al Rifugio Vazzoler (oppure al sacco) ma visto l’affollamento della zona e gli imprevisti della montagna, è comunque consigliabile portare del cibo nello zaino.

ISCRIZIONI
Per iscriversi è necessario mandare una mail ad: arcibaldosince2016@gmail.com e sono a numero chiuso. In caso di raggiungimento del numero massimo, creeremo una lista d’attesa per poter rimpiazzare eventuali defezioni. Poiché è stata versata la caparra al rifugio Coldai è necessario, oltre alla prenotazione, far pervenire a Ema di Arcibaldo 15 euro a testa di anticipo. ATTENZIONE: in caso di annullamento dell’uscita (ad esempio per maltempo) i soldi della caparra NON saranno restituiti!

DESCRIZIONE
“Poche montagne soddisfano il confronto con le cattedrali con tanta formale perfezione e profondo simbolismo quanto la Civetta che nella severa e solenne armonia della sua architettura sublimamente protesa verso il cielo ad invocare la congiunzione del mondo terreno col divino, esprime con muta sovrumana eloquenza, come nel più sacro dei santuari, l’unica, somma e arcana Verità.” Domenico Rudatis – Rivelazioni Dolomitiche – Rivista del Club Alpino Italiano (1927).
Il Civetta o la Civetta (3220 metri) è una delle montagne più significative delle Dolomiti per la sua impareggiabile bellezza. Separa la Val di Zoldo dall’Agordino e sovrasta il caratteristico paesino di Alleghe. Il versante Nord-Ovest presenta un’impressionante parete verticale alta più di 1000 metri e con uno sviluppo di alcuni chilometri. Nell’ambiente alpinistico è chiamata Parete delle pareti ed è percorsa da alcune tra le più famose vie di roccia tra cui la Solleder-Lettenbauer del 1925 considerata la prima via di sesto grado. Su queste vie si sono cimentati i più importanti scalatori del ‘900 come Emilio Comici, Cesare Maestri, Attilio Tissi e Reinhold Messner.
“La muraglia di roccia più bella delle Alpi” Dino Buzzati – I fuorilegge della montagna – Uomini, cime, imprese

1) Primo giorno. Il Coldai e il suo Lago.

Itinerario classico con splendida ambientazione ai piedi della Civetta. Dal parcheggio degli impianti di risalita di Alleghe (978 metri) si sale con la cabinovia (costo di circa 8 €) fino ai Piani di Pezzè (1452 metri) dove si prende il sentiero che punta verso Sud. Si sale quindi la strada sterrata che risale le piste da sci (sentiero 564) con un percorso ampio e solo in qualche tratto ripido. A circa metà del percorso si raggiunge Tabià Pioda (1848 metri) in prossimità del Col dei Baldi che si apre a Nord in una splendida vista verso il Monte Pelmo che è soprannominato trono del Signore per la sua forma squadrata, imponente e inconfondibile. Da Tabià Pioda si prende decisamente a Sud-Est salendo con il ripido ma comodo sentiero 556 a tornanti verso il Rifugio A. Sonino al Coldai (2132 metri) costruito nel 1905 e di proprietà del CAI di Venezia. Dal rifugio la vista corre a 360° dall’estremità settentrionale della cresta della Civetta con la Cima Coldai, al Pelmo fino alle Dolomiti dello Zoldano e del Cadore. Infine, in 15 minuti di comoda salita, si raggiunge il romantico laghetto Coldai (2143 metri) ai piedi della parete della Civetta.

Dislivello: 721 metri in salita.
Tempo di percorrenza: 4:00 ore escluse le soste.
Difficoltà: media.

N.b. Essendo programmata per il primo giorno, l’escursione potrà essere modificata e accorciata in base all’orario di arrivo alla partenza del sentiero tramite l’utilizzo di un secondo impianto di risalita.

2) Secondo giorno. La Parete delle pareti e i suoi due Guardiani.

Dal rifugio Coldai si prende il sentiero 560 che in pochi minuti raggiunge la forcella omonima (2191 metri) e il romantico laghetto. Il percorso prosegue verso la forcella Col Negro (2203 metri). Da qui si inizia a costeggiare le crode della Civetta in direzione Sud scendendo per la Val Civetta. Si tratta di uno dei percorsi più celebri e suggestivi delle Dolomiti che corre ai piedi della loro più formidabile parete di cui si percepisce il respiro. In breve si risale fino al Rifugio Tissi (2250 metri) posto sulla sommità del Col Rean, esattamente di fronte alla parte centrale della parete della Civetta che, con la sua verticalità, arriva qui a coprire quasi interamente l’orizzonte visivo. Dopo una breve sosta si ricomincia a scendere lungo lo stesso sentiero 560 che in questo tratto rappresenta una delle tappe più belle dell’Alta Via numero 1 delle Dolomiti e conduce attraverso un continuo mutare di prospettive e di paesaggi per deserti di pietre o pascoli fioriti sotto torri di ogni forma. In particolare, passata la Sella di Pelsa, si potrà iniziare a scorgere la magnifica Torre Venezia. Da qui si procede scendendo lungo il sentiero che si addentra in una splendida pineta che fa da contorno alla radura dove è posto il rifugio Vazzoler (1714 metri). Dal rifugio si potrà vedere, oltre alla Torre Venezia, la sua gemella Torre Trieste situata più a Est e separata dalla prima dall’emozionante Val dei Cantoni. Si riparte per una facile mulattiera in leggera discesa che, con alle spalle la Torre Trieste, sposta la sguardo del camminatore verso l’imponente gruppo della Moiazza conducendo alla Capanna Trieste (1135 metri), punto di arrivo del nostro percorso.

Dislivello: 200 metri in salita e 1100 metri in discesa.
Tempo di percorrenza: h 8:00 escluse le soste.
Difficoltà: medio-facile

The event is finished.

Data

Giu 29 2019
Terminato

Ora

06:45 - 19:00

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